Chiesa Evangelica Battista SOLO CRISTO

​Cesena, Rimini e Ravenna

MANUEL MORELLI

Il Pastore MANUEL MORELLI, Romagnolo, nato a Lugo (RA) il 15 Novembre 1986, sposato con Jania e padre di Rebecca e Rachele.

Dopo aver adempiuto il classico “iter” cattolico romano dei sacramenti e catechismo, abbandona la religione e nell’età adolescenziale assume una posizione ostile verso tutto ciò che ha una parvenza religiosa, profondamente contrariato dall’istituzione cattolico romana papale.
Durante gli studi in ingegneria conseguiti a Bologna, conosce Jania nel 2007 e durante le ferie in Brasile partecipa al suo primo culto evangelico, nel quale il Signore gli parla profondamente, dandogli la capacità di capire tutto il culto in portoghese nonostante all’epoca non capisse nulla di tale lingua. Lo Spirito Santo lo rigenera e lo salva per grazia.

Dio mette nel suo cuore una profonda passione per la Bibbia che inizia a studiare con grande zelo ogni giorno.
Negli anni una domanda lo ha tormentato: “sono proprio certo della mia salvezza?”.
Tale peso lo ha condotto a studiare la teologia riformata e a trovare la certezza della salvezza in Cristo, il vero Vangelo biblico.

Conseguiti gli studi di teologia ad IFED Padova (https://ifeditalia.org/) con i prof. Bolognesi, De Chirico e Simonnin, decide insieme a Jania di sfruttare il tempo di apparente crisi dovuto alla pandemia Covid per approfondire gli studi e quindi conclude gli studi di teologia presso il London Seminary con i prof. James, Green, Simonnin e Williams nell’estate 2022 (https://www.londonseminary.org/).

Nel Maggio 2022 partecipa ad un corso di specializzazione in ecclesiologia battista “Intensive” di 9Marks presso la chiesa Capitol Hill Baptist Church di Mark Dever, a Washington DC.     

I BATTISTI:


I battisti appartengono al ramo protestante, o evangelico, del cristianesimo. Traggono la loro origine dalla Riforma protestante, più specificamente provengono dall’ambiente protestante dell’Inghilterra del milleseicento.

La chiesa battista è una chiesa “congregazionalista”, cioè dà la priorità alla comunità locale che organizza in modo autonomo la propria vita e testimonianza. Si diventa membro della chiesa mediante una confessione personale della propria fede che viene testimoniata con il battesimo per immersione, amministrato ai credenti adulti. 

Il battesimo è uno dei due comandamenti  riconosciuti dai battisti perché raccommandati da Gesù stesso nella Bibbia. L’altro comandamento è la Santa Cena che è segno della grazia di Dio, e intesa come ricordo del sacrificio di Gesù per il mondo.

I battisti professano il sacerdozio universale dei credenti. Questo si esprime nell’assenza di gerarchia nella chiesa alla cui vita possono partecipare attivamente tutti i membri insieme a coloro che svolgono i ministeri di diaconi e pastori.

I battisti credono nella salvezza per grazia mediante la fede. La fede è l’unica possibilità umana per conoscere ed accogliere la grazia con cui Dio ci salva mediante suo Figlio Gesù Cristo che è morto e risorto per liberarci dal peccato ed offrirci la vita eterna.

Credono nella Trinità di Dio Padre, Gesù Cristo e lo Spirito Santo, e sono convinti che la Bibbia, come testimone di questa realtà, è l’unica autorità in materia di fede. 

Oggi i battisti sono presenti in tutti i continenti; le loro chiese contano circa 37 milioni di membri battezzati (dati del 1992). 

Le chiese sono unite nell’Unione delle Chiese Evangeliche Battiste d’Italia.



Breve Storia dei Battisti

 La Riforma

Come chiesa battista troviamo le nostre radici, oltre che nel Nuovo Testamento, nella Riforma protestante.

La Riforma è cominciata nel 16° secolo (1517) quando Martin Lutero, un monaco, ha rivolto una critica verso la chiesa cattolica. Ha criticato soprattutto la prassi della chiesa cattolica di vendere le cosiddette indulgenze.

Lutero ha criticato questa ed altre manifestazioni di corruzione della chiesa. Ha fatto notare, in particolare in base ad un suo studio della lettera dell’apostolo Paolo ai Romani, che otteniamo il perdono di Dio non con i soldi o in altro modo, come per esempio per i nostri propri meriti, ma che siamo perdonati e salvati soltanto per la grazia di Dio. Quello che ci viene richiesto per essere salvati è soltanto la nostra fede in Dio, non denaro o opere buone (queste sono un risultato della nostra fede).

Lutero desiderava riformare la chiesa cattolica ed alcune sue prassi, ma all’inizio non pensava di fondare una nuova chiesa. Ma la chiesa cattolica ha risposto molto duramente alla sua critica e Lutero ha dovuto nascondersi per non essere processato. Nel frattempo le sue idee hanno trovato sempre più sostenitori e si è formato un vero e proprio movimento che ha cominciato a staccarsi dalla chiesa cattolica. Questo movimento criticava, sulla base delle Scritture, diverse prassi della chiesa cattolica, per esempio :

La struttura della chiesa : i riformatori mettevano in questione il potere del papa. Inoltre, sostenevano che ogni credente è un sacerdote, nel senso che ogni credente può rivolgersi direttamente a Dio, anche senza l’intermediazione di un prete. Dicevano anche che i preti potevano sposarsi.

L’uso della Bibbia : i riformatori dicevano che tutti dovevano avere il diritto di leggere la Bibbia, non solo gli ecclesiastici, e nella propria lingua, non solo in latino, come invece avveniva nella chiesa cattolica. Affermavano anche che solo la Bibbia, e non la tradizione ecclesiastica (cioè credenze e pratiche create dalla chiesa lungo la sua storia), è la base per la nostra fede e per la chiesa.


Dopo Lutero sono sorti altri riformatori : Giovanni Calvino a Ginevra e Huldrych Zwingli a Zurigo, per esempio, hanno dato inizio alla chiesa riformata. Le idee dei riformatori velocemente si sono diffuse in tutta l’Europa, anche in Inghilterra, ed è qui che sono sorte le prime chiese battiste nel 17° secolo. torna all'inizio pagina

 Il movimento anabattista

Accanto alle correnti principali della Riforma protestante (di Lutero, Zwingli e Calvino), si sviluppa anche una corrente radicale, così detta perché vuole andare alle estreme conseguenze della predicazione protestante. Essa accusa il movimento protestante ufficiale di essersi fermato a metà lungo il cammino della Riforma e di avere accettato dei compromessi col potere.


Una delle caratteristiche del movimento della Riforma radicale è la sua tendenza utopistica e militante. Molti rappresentanti di questa corrente erano mossi da visioni ed esperienze di rivelazione soprannaturale.

La caratteristica però più appariscente del movimento radicale fu il rifiuto del battesimo dei bambini (pedobattesimo) in nome di una più stretta fedeltà al Nuovo Testamento e soprattutto alla luce di una concezione della fede intesa come scelta libera, matura e responsabile. Nel 1524, a Zurigo, essi cominciano a battezzare gli adulti e vengono così da Zwingli chiamati “anabattisti” (ribattezzatori). Zwingli risponde con una dura repressione, al pari dei cattolici, che ha come conseguenza il dilagare del movimento anabattista. Questo movimento si diffonde nelle Alpi, nella Moravia, lungo il Basso Reno e nella Frisia.

Gli anabattisti hanno molto seguito tra i ceti piccolo borghesi ; essi fondano piccole comunità di gente pacifica che cerca di applicare scrupolosamente l’etica cristiana (in particolare quella del sermone sul monte).

Il pensiero degli anabattisti è contraddistinto dai seguenti principi : separazione fra stato e chiesa e diffidenza verso il potere politico e le chiese di stato ; astinenza dalle cariche pubbliche e dal servizio militare ; assoluto pacifismo ; etica scrupolosa e quasi legalistica ; tolleranza ; vocazione al martirio ; dottrina della “luce interiore” e cioè persuasione che Dio parla ad ogni vero credente che diventa suo profeta ; desiderio di formare comunità di veri santi, dove è veramente presente il Regno di Dio ; vita spiccatamente comunitaria e visioni apocalittiche della storia (imminenza del giudizio e della fine dei tempi).

 Gli anabattisti costituivano una grave minaccia per il rapporto fra la chiesa e lo stato che ne garantiva la sopravvivenza e quindi furono crudelmente perseguitati ed uccisi. Questa feroce persecuzione causò in alcuni di loro la convinzione che si dovessero uccidere gli infedeli e i miscredenti, se non si convertivano alla fede anabattista, e ad instaurare comunità in cui l’anabattismo era obbligatorio (vedi l’esperienza di Muenster con Giovanni Mathys e Giovanni di Leida, finita in un massacro nel 1537 e vedi anche l’appoggio dato da Tommaso Muenzer alla rivolta dei contadini nel 1525). L’esperienza di Muenster, degenerativa, costituirà una grave vergogna per il movimento anabattista intero che non può essere identificato con l’estremismo di Mathys e Bockelson (Giovanni di Leida).

Un ex prete cattolico, Menno Simons, raccoglie dopo il disastro di Muenster ciò che rimane del vero e genuino movimento anabattista e fonda in Olanda un movimento anabattista che prende il suo nome (i mennoniti) ; essi sono moderati e pacifici e si diffondono dall’Olanda in Svizzera, nel Palatinato, nella Germania del Nord. Da lì molti mennoniti emigreranno in America. I mennoniti dell’Olanda influenzeranno i primi “battisti” provenienti dall’Inghilterra e che erano fuggiti in seguito alle persecuzioni. torna all'inizio pagina

Le prime chiese battiste

Cominciando dal 1530, il re inglese Enrico VIII decise di staccare la chiesa d’Inghilterra dalla chiesa di Roma, non perché fosse convinto dal pensiero della Riforma, ma perché non voleva essere sottomesso al potere del papa. Per raggiungere questo scopo il re si servì di alcune idee della Riforma cominciata da Lutero. La chiesa inglese perciò diventò un misto di idee cattoliche e protestanti e fu coinvolta in giochi di potere politico.

Alcuni credenti, però, desideravano veramente “purificare” la chiesa e creare una chiesa fedele al Vangelo ; perciò venivano chiamati “puritani”. Alcuni di questi puritani, per raggiungere questa loro meta, arrivarono a staccarsi (o separarsi ; per questo venivano chiamati “separatisti”) dalla chiesa ufficiale e creare delle loro proprie comunità indipendenti. I primi battisti venivano da questo ambiente.

Un gruppo di separatisti, a causa delle persecuzioni che questi gruppi subivano in Inghilterra, all’inizio del 17° secolo si rifugiò in Olanda.

Il gruppo era guidato da John Smyth e Thomas Helwys e cercò subito contatti con altri protestanti in quel paese. Vennero a contatto con un gruppo (i mennoniti) che aveva le sue radici anch’esso nella Riforma protestante, ma nella sua ala più radicale, nel gruppo dei così detti anabattisti. Gli anabattisti avevano cominciato a praticare il battesimo dei credenti (cioè di persone consapevoli che confessavano la loro fede) e i mennoniti avevano mantenuto questa prassi. Così i separatisti guidati da Smyth e Helwys si convinsero che questa prassi era quella giusta per basare la chiesa su fondamenti biblici e sulla scelta libera e responsabile dei credenti.

Più tardi, questo gruppo separatista tornò in Inghilterra e qui fondò le prime chiese battiste, che, pur mantenendo l’autonomia (cioè il diritto di decidere ed organizzarsi secondo la volontà della comunità) di ogni singola comunità, cominciarono presto a riunirsi in associazioni.

Le guide/i pastori delle prime chiese battiste spesso erano persone semplici. Ma si esprimevano lo stesso su argomenti teologici che avevano grande importanza anche per la vita pratica delle comunità. Per esempio, le chiese battiste si impegnavano affinché lo Stato e la chiesa fossero due entità separate : affermarono che il regno di Cristo è spirituale e perciò il potere della chiesa è puramente spirituale, cioè è quello della Parola di Dio. Perciò, dentro la chiesa, ogni indisciplina e disubbidienza devono fare i conti con l’Evangelo e non con altre autorità, neanche quelle politiche. Lo stato non deve decidere e giudicare per quanto riguarda l’organizzazione della chiesa e questioni di fede.

L'UNITA' D'ITALIA

a cura di Iebole Ferruccio e Nicola Andrea Scorsone 

La ricorrenza dell’Unità d’Italia (1861-2011) ci ricorda la cruenta battaglia ed il cammino irto di contrasti e di inaudite sofferenze sopportate da credenti, eroi della fede, per stampare la Bibbia sul suolo della Patria. Bisogna ricordarsi che uno degli atti più rivoluzionari ed eversivi del Risorgimento era leggere la Bibbia. Una guerra contro la diffusione della Parola di Dio in lingua italiana viene condotta nell’ottocento dalla chiesa cattolica, con soprusi, violenze, roghi e impiccagioni, per proteggere il proprio potere temporale. Nel 1849 Giuseppe Mazzini promuove la stampa di un’edizione romana della Bibbia. La polizia incombe come un macigno sui pochi italiani alfabetizzati, facendo rispettare il divieto (che vige nei vari staterelli in cui l’Italia è ancora divisa) di leggere la Bibbia. Giuseppe Mazzini per le sue frequentazioni inglesi è affascinato dalla cultura anglosassone, impregnata da principi biblici, frutto di secoli di libera esamina dei Vangeli. Il libero pensatore crede che per Roma sia giunta l’ora di conoscere appieno la Bibbia, di respirare la libertà dello Spirito, di formare uomini fuori dall’idolatria e consapevoli della Rivelazione biblica. In un suo pubblico discorso indica il Vangelo come fonte d’ogni liberazione. Nella sua concretezza e non solo retorica, Mazzini ordina la stampa di un Nuovo Testamento versione Diodati proprio nella città dei papi. La longa manus clericale si esercita a far desistere un compositore dal proseguire l’opera, un altro ogni volta che appare la parola “pubblicani” la corregge in “repubblicani”, ritardandone il compimento. Sulla copia destinata a Mazzini, fu scritto: “Dov’è lo Spirito del Signore quivi è libertà” (2 Corinzi 3:17).

Purtroppo, per l’intervento delle truppe francesi, Garibaldi e Mazzini con altri esuli dovettero fuggire, trovando rifugio in alcune famiglie evangeliche. I Nuovi Testamenti invenduti, circa 3000, vengono portati all’Ambasciata americana in Roma. Ma il principio dell’extraterritorialità(dell’ambasciata) non viene rispettato: i NuoviTestamenti violentemente sequestrati vengono bruciati con un bel rogo di medievale memoria in un cortile interno vaticano, con la benedizione di Pio IX. La Parola di Dio finisce così nell’indegna violenza del rogo. In quel tempo Carlo Pisacane viene tradito ed ucciso, più per il messaggio delVangelo che per i moti rivoluzionari. Anche i fratelli Bandiera, condotti alla suprema pena, rifiutarono il conforto religioso clericale, affermando la loro fede evangelica. Purtroppo la storia ufficiale ignora o nasconde queste notizie e fatti. Il 1861 (Unità d’Italia) e il 1870(breccia di Porta Pia), sono le due date che segnano anche il progresso della stampa biblica. Non dimentichiamo il carrettino trainato da un cane, carico di Bibbie per il popolo romano, con il pioniere evangelico che, al seguito dei bersaglieri del Generale Raffaele Cadorna,il 20 settembre 1870, lancia il suo grido: “Il Libro! Il Libro!”. Il frontespizio di quelle Bibbie del Diodati è forte: Due colonne dimostrare i due patti, il Vecchio Testamento ed il Nuovo Testamento, sormontati da un capitello ad arco e da due angeli, per indicare l’unità della Parola nel tempo. Al centro, sotto la titolazione de “Il Nuovo Testamento di Gesù Cristo nostro Salvatore Sommo Sacerdote e Signore”, campeggiala scritta evangelica: “Investigate le Scritture” (Gesù) - da Giovanni 5:39. Ai piedi delle colonne sono raffigurate due figure allegoriche. A destra una giovane donna con un libro in grembo che insegna ad un fanciullo, con la mano destra indicante la titolazione del tomo ovvero Gesù Cristo. A sinistra un uomo anziano con un libro in mano, simboleggiante l’insegnamento della legge e dei profeti, con il viso di Giuseppe Garibaldi. 

Il volto di Garibaldi è l’omaggio degli stampatori a colui che, nell’immaginario inglese, aveva contrastato più duramente la prepotenza vaticana contro l’Unità d’Italia. Garibaldi aveva sentenziato un giorno: “Non sarà il cannone a liberare Roma dal papa, sarà l’Evangelo”. A quel tempo anche il mio concittadino, Francesco Crispi, nato a Ribera (AG), il 4 ottobre 1818, si adopera per l’unità d’Italia, insieme a Bixio, Medici e Garibaldi. Crispi organizza la Spedizione dei Mille, in cui è presente una sola donna: la moglie Rosalia Montmasson, donna intraprendente, decisa e coraggiosa. Per paura delle truppe francesi, Crispi impedisce a Garibaldi di invadere lo Stato Pontificio, ma è comunque lui a salvare Giuseppe Garibaldi, prima che i francesi possano catturarlo. A questo punto ecco apparire l’Inquisizione, l’elenco dei libri proibiti, i processi, i roghi, le violenze ben assortite dagli specialisti del terrore, per incatenare il libero esame del testo biblico. Cumuli di Bibbie sono bruciati, una prassi durata in Italia fino alla fine degli anni 1960. Di tutte le edizioni bibliche di quel tempo ne rimangono circa 30 copie. Del celebre Nuovo Testamento di Mazzini due le pierintracciate, il resto bruciate. Questo è tutto il patrimonio Italiano cartaceo: un’inezia.Le uniche Bibbie consentite sono in lingua latina. Nel frontespizio di una di esse, quella incisa da suor Isabella Piccini, a sinistra si vede una donna dai lineamenti madonnei implorante, con il triregno in testa. Il messaggio è: la chiesa cattolica rivendica il primato mondiale... Unico assente giustificato, tanto non conta nulla, è la figura di Gesù. Non c’è! Per concludere, andando avanti nella storia, troviamo la nazione divisa e analfabeta: che bello! Ma nel tempo, nonostante il divieto di stampa in lingua italiana si facesse meno rigido, per leggere la Bibbia occorreva sempre e comunque la dispensa vescovile. Le Bibbie in lingua italiana furono stampate al buio ma con la luce nel cuore. La battaglia fu lunga, molto sangue fu versato, ma oggi grazie a Dio, festeggiamo l’Unità d’Italia e la libertà di possedere e leggere la Bibbia liberamente. La grande opposizione storica all’Unità d’Italia e alla Bibbia, dovrebbe farci riflettere profondamente per divenire, dopo 150 anni, in una sorta di vero “Risorgimento”, fisico, morale e spirituale, veri italiani e veri cristiani liberi. Gesù in Giovanni 8:31-32 disse: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”

La nostra storia:

CHI SIAMO?


Siamo una Chiesa Evangelica Battista di fede riformata, il cui fondamento è la fede in Gesù Cristo come il nostro unico Salvatore, annunciato attraverso la Buona Notizia del Vangelo. Come Cristo e la Chiesa primitiva, crediamo fermamente che la Bibbia sia l'unico fondamento della nostra fede e della nostra vita. La salvezza, a nostro avviso, si ottiene esclusivamente attraverso la fede personale in Gesù Cristo.

Lo scopo centrale della nostra Chiesa è quello di farti conoscere il Vangelo di Cristo e di condividere il piano di Dio per la tua vita, espresso nella Bibbia.

Desideriamo diffondere la speranza vivente in Cristo in ogni cuore, offrendo la pace profonda di Gesù a coloro che sono angosciati. Vogliamo far sperimentare l'amore di Dio che rende la vita sicura e forte, specialmente in tempi così instabili e incerti. Per noi, la Chiesa è come una famiglia, e come tale, desideriamo offrire al tuo nucleo familiare il Vero Pane della Vita: Gesù il Signore.

Ti aspettiamo ogni Domenica mattina alle ore 10:30 con cuore e braccia aperte. L'ingresso è libero, così come lo è quello del Paradiso.

Vieni a scoprire la libertà in Cristo Gesù e a godere dell'amore di Dio, che ti darà la forza necessaria per affrontare la vita!
Dio ti benedica,


Pastore Fabiano Nicodemo, Pastore Aimone, Pastore Giuseppe e Pastore Manuel Morelli.

Chiesa Evangelica Battista SOLO CRISTO di Cesena, Rimini e Ravenna.

 

Giovanni 8:32
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

SOSTIENE CON AMORE E GENEROSITA'

ABEC - Ass. Battista Evangelica Cristiana
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GIUSEPPE RUBINO

Il Pastore GIUSEPPE RUBINO, è nato a Napoli l'11 agosto 1990. Dal 2017 è sposato con Coca Grigoriciuc, di origine rumena, incontrata nella Chiesa Evangelica Battista di Cesena. È padre di due figli maschi, Beniamino Antonio, nato nel 2019, e Lucas Erasmo, nato nel 2021.

Ha vissuto un cammino di crescita spirituale, sperimentando una rinascita in Gesù nel 2010 presso la Chiesa Evangelica VITA ABBONDANTE di Casoria.

Nel 2011, trasferitosi nella BELLA ROMAGNA per esigenze lavorative, ha riconosciuto Fabiano Nicodemo, già conosciuto ai tempi del suo ministero a Napoli, diventando così membro della Chiesa Evangelica Battista SOLO CRISTO di Cesena.

Discepolo di Fabiano Nicodemo, ha intrapreso un percorso di formazione e istruzione biblica, abbracciando la fede riformata.

Nel settembre 2023, è stato consacrato come pastore alla guida della comunità di Cesena. Ad oggi, continua a servire il Signore con amore e zelo.

Gesù ti ama!

LA LEADERSHIP DELLA CHIESA

Fabiano Nicodemo

Il Pastore Fabiano Nicodemo, consacrato al ministero pastorale nel marzo del 1993, è una figura ispiratrice nato in Brasile ma con radici profonde nella suggestiva Bagnarola, provincia di Pordenone, Italia. Nel 1996, ha unito la sua vita a quella di Anne Costa Muniz, formando una famiglia benedetta con tre figli: Fabìola, Fernando e Fabrizio. Da oltre tre decenni, il Pastore Fabiano Nicodemo si dedica al ministero pastorale, gran parte del quale ha trascorso servendo con zelo in Italia.

I suoi primi cinque anni nel ministero in Italia li ha dedicati a Napoli, con precisione ad Arzano, impegnandosi nella fondazione di una chiesa. Dal 2003, la sua missione si è radicata a Cesena e nell'Emilia Romagna, dove si è distinto nell'evangelizzazione, nella fondazione e nella guida della Chiesa Evangelica Battista di Cesena e Rimini. Il Pastore Fabiano Nicodemo è laureato in teologia presso la Facoltà di Teologia Battista a San Paolo, Brasile, nel 1992, e ha ottenuto un master in teologia presso SWBTS. 

La sua ardente passione è dedicata a servire Dio attraverso la diffusione del Vangelo di Cristo nei cuori che ancora non hanno instaurato un rapporto personale e intimo con Dio, affinché possano sperimentare la salvezza. Il suo impegno si estende anche alla formazione di nuovi discepoli, contribuendo alla crescita spirituale della comunità. Pastore Fabiano Nicodemo, con il suo spirito devoto e la sua saggezza, continua a essere un faro di guida nella diffusione della Parola di Dio e nell'edificazione della fede.

https://linktr.ee/nicodemof

ALDO AIMONE LUCCHI

Il Pastore ALDO AIMONE LUCCHI, ha una laurea triennale con lode in Filosofia nel 2017 a Bologna (tesi su Giovanni Calvino).
Laurea magistrale con lode nel 2020 in Scienze Filosofiche a Bologna (tesi su Martin Lutero).

Nato a Cesena nel 1994 e rinato spiritualmente nel 2014, quando accettò per fede Gesù come proprio personale Salvatore e Signore. Cresciuto sotto la cura pastorale di Fabiano Nicodemo, da allora ha iniziato a frequentare la Chiesa Evangelica Battista di Cesena, presso la quale è stato battezzato per immersione nel 2015.

Sposato con Laura Daniela e padre di due figlie, ama passare il proprio tempo immerso nello studio della teologia e della Santa Parola di Dio.

FINO QUI CI HA AIUTATO IL SIGNORE!

La Chiesa Evangelica Battista a Cesena è stata fondata nel 2003 da Fabiano e Anne Nicodemo, missionari provenienti dalla Chiesa Evangelica Battista in Brasile. Dopo aver servito per 5 anni nella fondazione di una chiesa nella provincia di Napoli, i Nicodemo sono stati designati dalla "Junta de Missoes Mundiais" per iniziare un nuovo progetto di fondazione di Chiesa.


Per iniziare la loro nuova missione, il pastore Fabiano Nicodemo ha fatto diverse ricerche per scoprire le zone meno evangelizzate in Italia, ovvero dove c'erano meno chiese. Dopo diverse visite in diverse località, alla fine del 2002 Nicodemo ha incontrato due famiglie di fratelli in Cristo, la famiglia Bonito e la famiglia Silvestro, provenienti dalla Chiesa Evangelica Battista a Casoria che si erano trasferite a Cesena.


Durante l'incontro, il missionario ha condiviso la sfida e ha indagato se le famiglie sarebbero state disposte ad iniziare un'opera missionaria pionieristica con l'obiettivo di raggiungere anime per Cristo e fondare una nuova chiesa. La risposta è stata positiva e così nel gennaio 2003, la famiglia missionaria, composta dal pastore Fabiano Nicodemo, sua moglie Anne e i loro tre figli, Fabiola, Fernando e Fabrizio, si sono recati in Brasile per visitare le chiese e condividere il nuovo progetto.


Tornati in Italia nel mese di giugno, i Nicodemo si sono trasferiti da Napoli a Cesena e hanno iniziato a esplorare la zona e la provincia, identificando le zone dove c'erano chiese evangeliche e incontrando i fratelli della zona. Dopo diversi preparativi, incontri di preghiera e volantinaggio, la domenica del 21 settembre 2003, alle ore 10.30, è stato realizzato il primo culto al Signore nella città di Cesena, presso una sala sopra la Conad a Ponte Abbadesse.


Da allora, la Chiesa Evangelica Battista a Cesena ha continuato a crescere e ad espandersi, raggiungendo anime per Cristo e offrendo sostegno spirituale ai fedeli della zona. La chiesa si è trasferita in una nuova sede nel 2006 e ha continuato a servire la comunità locale attraverso una varietà di attività, tra cui incontri di preghiera, studi biblici, servizi di assistenza sociale e missioni internazionali, tutto questo per raggiungere sempre più persone e condividere la Parola di Dio.

Sotto la spinta della chiamata missionaria, la chiesa ha realizzato numerose iniziative per predicare Cristo, tra cui "Cesena in Piazza", che consisteva nell'evangelizzare nei parchi della città durante l'estate. Inoltre, la chiesa ha avuto la possibilità di collaborare con Ken, un cittadino americano che ha lavorato in una ditta a Cesena e ha insegnato un corso di inglese per la cittadinanza, ed anche realizzato il Summer Camp a Cervia, Cesenatico e Rimini per condividere il messaggio di Cristo agli adolescenti.


La chiesa ha ricevuto costantemente squadre di fratelli e sorelle volontari dall'estero, provenienti da diverse parti del mondo come Brasile, Stati Uniti, Portland, Nashville e Europa, per l'evangelizzazione. Nonostante le numerose sfide e difficoltà incontrate, la chiesa ha sempre continuato ad andare avanti, ascoltando la voce di Dio che ha chiesto ai suoi servitori di non fermarsi mai.


Oggi la Chiesa Evangelica Battista si trova nella nuova sede in via Romagna, 268 a Cesena. La chiesa ha anche fondato nuove chiese in altre località, come Valconca, Rimini e più recentemente Ravenna, grazie al discepolato e all'evangelizzazione.


La chiesa continua a predicare la Parola di Dio in maniera espositiva e fedele agli insegnamenti del Signore, offrendo sostegno spirituale e creando comunità di fedeli in diverse parti d'Italia. Nonostante le difficoltà, la chiesa è determinata a diffondere il messaggio di Cristo e a raggiungere sempre più persone con la Parola di Dio.

Benvenuto/a nell'amore di Gesù!

La nostra missione:

Dio è amore!

FARE DISCEPOLI!


MATTEO 28:19-20
19 ANDATE DUNQUE E FATE MIEI DISCEPOLI TUTTI I POPOLI BATTEZZANDOLI NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO, 20 INSEGNANDO LORO A OSSERVARE TUTTE QUANTE LE COSE CHE VI HO COMANDATE. ED ECCO, IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI, SINO ALLA FINE DELL'ETÀ PRESENTE».



1. Fare discepoli non è un optional, ma è un obbligo!

2. Il comando del nostro Signore non è quello di fare proseliti, o dei convertiti.

3. E’ vero però che Gesù sottolinea la necessità di una conversione:

Matteo 18:3 - «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

4. Tragicamente, tuttavia, anche molti convertiti, se davvero sono nati di nuovo, non riescono ad andare avanti con Gesù, e il suo piano per raggiungere il mondo attraverso la loro testimonianza non si è mai realizzato.

5. Ma che cos’è un discepolo?

6. Il discepolo è una persona che si dedica a diventare simili a Cristo e riordina progressivamente tutti gli elementi della sua vita per raggiungere tale obiettivo.

Il discepolo è più di un convertito! E’ una persona che non si ferma con la conversione; ma continua a muoversi in avanti con Cristo, sempre imparando di più della sua grazia. 

7. Questo era il desiderio di Cristo!

8. IL TERMINE "Discepolo" o “discepoli” appare più di 250 volte nel Nuovo Testamento. "Cristiano" o “cristiani” si verifica solo tre volte.

9. Il Nuovo Testamento è un libro scritto dai discepoli, che parla dei discepoli per i discepoli di Gesù Cristo oggi!

10. Ognuno di noi dovrebbe chiedersi, "Io sono un discepolo o semplicemente un cristiano secondo gli standard di oggi?».

11. Una valutazione delle nostre intenzioni e dei nostri desideri più profondi, e scelte specifiche che compongono la nostra vita, può mostrare se ci sono cose che consideriamo più importanti che essere un discepolo Cristo.

12. Alcuni anni fa, A.W. Tozer ha espresso la sua "sensazione che un'eresia straordinaria si era sviluppata in tutti i circoli cristiani:

13. L'idea ampiamente accettata che gli esseri umani possono scegliere di accettare Cristo, semplicemente perché hanno bisogno di lui come Salvatore ma che hanno il diritto di posticipare l'ubbidienza dovuta a lui come Signore della nostra vita!

14. La salvezza senza l’ubbidienza a Cristo, è qualcosa di sconosciuto nelle Sacre Scritture ".

15. Questa "eresia" ha creato l'impressione che sia pienamente accettabile essere un "vampiro cristiano". 

16. In realtà, quello che stiamo dicendo Gesù è: ".. Mi piacerebbe ricevere un può di sangue, ma non voglio essere il suo apprendista, allievo o discepolo.
 
17. Per ora voglio continuare con la mia vita Ci vediamo in cielo!

18. Secondo te, possiamo immaginare che Gesù considera quest’approccio è accettabile?

19. Questo modo irresponsabile che la chiesa ha vive, io credo, spiega il motivo per cui gran parte della popolazione mondiale langue ancora nelle tenebre.

20. Siamo davanti alla Grande Omissione della Commissione o mandato ricevuto da Cristo!

21. Il grande mandato in Matteo 28: 18-20 ha una magnifica struttura.

22. Comincia con una dichiarazione di potenza: 'ogni potere ... è stato dato a me'. Suona come l'intronizzazione di un re.

23. Questo potente Re dei re, ha un importante messaggio al suo popolo.

24. Il messaggio si compone di due frasi:
•    Il primo è un ordine: Andate dunque e fate discepoli.
•    Il secondo è una promessa: Ed ecco, io sarò con voi sempre, fino alla fine del mondo.

25. Guardiamo nel dettaglio l'ordine di Gesù dà ai suoi discepoli è più lunga e ha una struttura più complessa della prima e l'ultima frase del grande mandato.

Vs. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 

Vs. 19 Fare Discepoli - μαθητεύσατε IMPERATIVO
a) formare un allievo.
b) formare dei seguaci di Cristo.
c) I 12 non sono gli unici discepoli.
d) I discepoli (e più specificamente la loro proclamazione della buona novella) sono gli strumenti per il rilascio della potenza di Dio.

2Corinzi 5:18 - E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.

e) Il proposito, priorità il programma di Dio per i discepoli è fare discepoli!
f) Ha il concetto di moltiplicazione 
g) Per "fare discepoli di tutte le nazioni" non richiede molte persone a lasciare la propria terra, ma obiettivo principale di Gesù 'rimane il compito di tutti i credenti di duplicare se stessi ovunque essi si trovino.
h) Il verbo "fare discepoli", è un’azione che non si ferma dopo che qualcuno fa una professione di fede.

i) Come? TRE verbi che sono subordinati al verbo principale.

I. Andate / andando - πορεύομαι – πορευθέντες - Mouversi da un posto all'altro - a tutta l'umanità
1. L'autorità universale di Gesù è la base della missione universale della Chiesa.
2. Tutte i popoli – etinie.
3. Molti credenti hanno scambiato questo verbo, invece di “andare”hanno messo “aspettare”.
4. Gesù è andato dappertutto, e l’hanno fatto anche i discepoli. 
5. Anche tu sei chiamato ad andare!

II. Battezzando - βαπτίζοντες
1. Atto d’iniziazione
2. Atto d’identificazione
3. Fare l'iscrizione nella scuola di Gesù.
4. Sviluppare una vita di ubbidienza a Lui e ai Suoi comandamenti

III. Insegnando - διδάσκοντες
istruendo, 
1. Insegnare l'obbedienza a tutti i comandamenti di Gesù 'è il cuore di fare discepoli.
2. L'evangelizzazione deve essere olistica.
3. Se i non cristiani non stanno ascoltando il Vangelo, non essere sfidati a prendere una decisione per Cristo.
4. allora la chiesa ha disobbedito una parte della commissione di Gesù.
5. Un vero cristiano sarà sempre uno studente in relazione a Gesù.
6. Non siamo "maestri". Di Maestro ce né uno solo 

Matteo 23 - 8 Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo;

7. Un discepolo impara: 
•    Quando ascolta il suo Maestro
•    Quando pratica l'insegnamento del Suo Maestro 

Matt 5 - 1 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, 2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:

8. La differenza tra Marta e Maria
Luca 10:38-42 - 38 Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. 42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».

Tu chi sei? Solo un cristiano, oppure sei anche un discepolo di Cristo? Perché tanta disparità?

Illustrazione:
Immaginate che il vostro vicino di casa incomincia avere costantemente dei problemi con la sua auto.

È possibile pensare, che ha fatto un cattivo affare comprando quella determinata auto.

Ma cosa faresti se si scopre che, di volta in volta, il suo vicino mescola l’acqua nella benzina??

Non è certo colpa del costruttore del veicolo o da problemi meccanici.

In effetti, quella macchina non era stata fatta per lavorare nelle condizioni imposte dal titolare.

Allora raccomandi il vicino di casa per utilizzare solo ed esclusivamente il combustibile adeguato.

È possibile che dopo poche regolazioni, la macchina torni a lavorare bene.

Dobbiamo affrontare le delusioni attuali sulla nel nostro cammino con Cristo in maniera simile.

La tua vita con Cristo in qualità di discepolo, non è stata fatta per funzionare con qualsiasi tipo di "carburante".

Se siamo completamente fermi o camminando solamente a singhiozzo, è perché non ci stiamo dedicando abbastanza per permettere che il Signore prenda il controllo delle nostre vite.

Forse nessuno ci ha mai spiegato che cosa e come dobbiamo fare.

Forse abbiamo imparato la "fede e la pratica" di una qualsiasi chiesa, ma non abbiamo imparato i principi di Gesù.

Coleman afferma: La vita di Gesù ci insegna che trovare e formare degli uomini affinché questi raggiungano altri uomini ancora, deve avere la priorità.

Inizia con alcuni. Non pensiamo di iniziare con un gran numero. Il lavoro migliore è sempre fatto con poche

Oggi tutto questo può incominciare a cambiare e diventare un vero discepolo!
Tu puoi! Lo vuoi?